L’amianto o asbesto è un minerale presente in natura costituito da silicati a struttura cristallina e fibrosa. La bassa conducibilità termica e l’elevata resistenza agli agenti chimici ed alla trazione, sono alla base dell’elevato potere isolante e coibentante dell’amianto. Molto diffuso in natura, può essere anche filato o tessuto, con eccezionali caratteristiche di incombustibilità e coibenza (capacità di isolante termico, elettrico o acustico).

Possibili localizzazioni dell’amianto:

• Intonaco
• Guarnizioni stufe
• Pannelli
• Coibentazione tubi
• Rivestimento camini
• Elettrodomestici
• Tubazioni idriche
• Materiali Isolanti
• Lastre di copertura
• Canne fumarie
•  Serbatoi idrici

La presenza in un edificio o in un impianto di materiali contenenti amianto non significa necessariamente che esista un rischio per la salute degli occupanti.La scelta del tipo di bonifica da effettuare è complessa ed è legata principalmente allo stato di conservazione dei materiali contenenti amianto.
Ogni attività svolta nei locali deve essere tale da non provocare una contaminazione ambientale e rendere così possibile l’inalazione. Per questo è stata istituita dalla normativa (D.M. 6 settembre 1994) la figura del Responsabile per l’amianto, che ha il compito di informare sulla sua presenza i soggetti interessati, individuare le eventuali cause di pericolo e regolamentare tutti i processi di intervento sui materiali a rischio.

Le tecniche di intervento possono prevedere provvedimenti di restauro dei materiali o provvedimenti di bonifica.

Il restauro è indicato preferibilmente per rivestimenti di tubi e caldaie o per materiali di tipo cementizio che presentino danni circoscritti ad una superficie non superiore al 10 % del totale.

I provvedimenti di bonifica si realizzano con diverse modalità:

  1. Rimozione o scoibentazione
  2. Incapsulamento
  3. Confinamento